La decisione presa d'intesa tra il governo Monti dimissionario e le aule di Camera e Senato di ripagare almeno una parte dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese ha fatto salire il rapporto deficit/pil previsto per il 2013 dal 2,4 al 2,9 per cento, livello pericolosamente vicino a quel limite del 3 per cento previsto dai trattati europei e tutto questo proprio quando si sta per concludere la procedura di infrazione nella quale siamo coinvolti da alcuni anni.
Non sfugge a nessuno che, quando il Consiglio dei ministri di oggi si sarà concluso, al futuro governo, prima o poi se ne farà uno, non resteranno margini di manovra per una qualsivoglia forma di politica economica, o meglio che ogni misura di spesa che verrà decisa dovrà essere bilanciata da corrispettive misure in entrata.
Il problema ulteriore sta nel fatto che essendo quello deficit/pil un rapporto tutto dipenderà da quanto morderà la recessione nel nostro paese nel 2013, anche perché tutte le previsioni sin qui fatte dal governo sono risultate sballate!