venerdì 22 febbraio 2013

Una vigilia elettorale più normale


Nelle ultime due puntate mi chiedevo i motivi della relativa tranquillità dei mercati nei confronti di una tornata elettorale dagli esiti tutt'altro che scontati e ieri è sembrato che qualcosa cambiasse con l'indice principale della borsa di Milano in calo di tre punti percentuali e lo spread minacciosamente tornato a 290 punti base a un passo dalla importante soglia psicologica dei 300 punti, scivolone favorito da un miglioramento del rendimento del decennale tedesco tornato sotto la soglia dell'1,60 per cento.

Guardando l'andamento dei mercati questa mattina, ho visto un rimbalzo del FTSE Mib 40 di oltre l'uno per cento e un recupero del differenziale verso la soglia dei 280 punti, pur in presenza di un rendimento del Bund che oscilla di poco intorno all'1,60 per cento.

Pericolo scongiurato? E' presto per dirlo, anche perché la giornata e lunga e c'è ancora lunedì per esercitarsi nel tiro al piattello, ma non vi è dubbio che non è ancora iniziato l'assalto della speculazione a tutto quanto sventola la bandierina tricolore.

martedì 19 febbraio 2013

Una strana vigilia elettorale (2)


Come scrivevo qualche giorno fa, vi è una strana atmosfera su queste elezioni che si terranno oramai tra pochissimi giorni, per la precisione domenica e lunedì prossimi, con il mercato che non fa sfracelli e si maniene nel range dei 16 mila punti il FTSE MIB 40, mentre lo spread si mantiene agevolmente intorno ai 275 punti base.

Eppure la distanza tra le ricette economiche dei tre principali schieramenti è molto ampia e, in particolare nel caso del centro-destra, siamo a proposizioni che, ove attuate, potrebbero portare i conti pubblici fuori controllo, per non considerare quello che non viene detto ma lasciato chiaramente intuire e che rappresenta musica per i contribuenti non proprio corretti.

Una spiegazione della tranquillità dei mercati potrebbe essere data dal possibile stallo al Senato che costringerebbe ad una riedizione della grande coalizione sperimentata l'anno passato e che porterebbe alla caduta delle proposte più estreme.

mercoledì 13 febbraio 2013

Una strana vigilia elettorale


Mentre siamo a poco più di due settimane dal voto per le elezioni politiche e per il rinnovo di tre consigli elettorali, la borsa sembra muoversi in acque abbastanza tranquille e lo spread tra BTP decennali e Bund di pari durata è tornato abbondantemente sotto la soglia psicologica dei 300 punti base e sotto la stessa soglia Monti posta a 287 punti.

Certo, sullo spread pesa l'appesantimento dei rendimenti dei titoli tedeschi, ormai inchiodato all'1,70 per cento, ma quello che colpisce è l'assenza delle vendite allo scoperto e la presenza di compratori che sembrano non farsi troppo spaventare dalle tensioni politiche.

Eppure, il leader del centro destra, Silvio Berlusconi, sembra avere oramai promesso di tutto e di più in campo fiscale, l'abolizione dell'Imu sulla prima casa e la restituzione di quanto pagato a tale titolo nel 2012, un condono fiscale tombale e l'amnistia per quanti hanno conti in sospeso con Equitalia, roba dall'impatto sociale devastante e da quello economico prudenzialmente cifrabile in decine di miliardi di euro, per non parlare dei maxi scandali che si ripetono a frequenza quasi settimanale.

mercoledì 6 febbraio 2013

Obama fa causa a Standard & Poor's


E' stata annunciata, anche se verrà formalizzata tra sette giorni, un'azione legale dell'amministrazione Obama contro l'agenzia di rating Standard & Poor's per richiedere 5 miliari di dollari di danni per valutazioni esagerate di mutui subprime che poi furono alla base dell'innesco della tempesta perfetta nell'eestate del 2007.

L'azione sarà sia a livello federale che di singoli stati dell'Unione ed è il frutto dei lavori dell'apposita commissione che ha indagato sulle cause della crisi finanziaria, un lavoro che si è avvalso dell'operato di diversi procuratori, uno dei quali è stato promosso a presidente della Securities & Exchange Commission (Sec).

I lavori della commissione hanno messo in risalto le responsabilità di tutte e tre le principali agenzie di rating, incluse quindi anche Moody's e Fitch's, ma l'azione legale per ora è limitata alla sola S&P's che, ovviamente, nega tutti gli addebiti, se non quello di non aver previsto la tempesta finanziaria in arrivo.

Sarà uno scontro titanico quello che si svolgerà nelle aule di tribunale, anche se pare che il materiale di prova sia accurato e in grado di mettere in difficoltà la difesa dell'agenzia.

martedì 5 febbraio 2013

La campagna elettorale affonda i mercati


Le grida berlusconiane nella campagna elettorale e lo scandalo che coinvolge il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoi, hanno fatto vivere ai mercati europei una giornata come non si ricordava da diversi mesi, la borsa di Milano è stata la peggiore in Europa con una flessione del 4,5 per cento, mentre lo spread tra BTP e Bund si è avvicinato alla quota indicata come desiderabile da Mario Monti, 287 punti base.

Delle due proposte avanzate da Silvio Berlusconi, quella destinata a rimanere in pista è la restituzione dell'Imu sulle prime case, per un costo di 4 miliardi di euro, mentre quella sul condono per quanti hanno conti in sospeso con Equitalia è stata affondata oggi dal principale alleato del Pdl, la Lega che, per bocca di Maroni, l'ha giudicata impraticabile e non desiderabile.

Basterà la proposta sull'Imu ad accorciare le distanze tra i due schieramenti? Da sola non basterebbe, ma il messaggio implicito lanciato da Berlusconi al vasto popolo degli evasori ed elusori fiscali potrebbe fare la differenza in un paese come l'Italia che ha visto il numero dei lavoratori autonomi superare quello dei lavoratori dipendenti.

Rinvio i lettori alla lettura di Le conseguenze economiche di Silvio Berlusconi per un quadro più analitico delle forze in campo.

venerdì 1 febbraio 2013

Il rafforzamento dell'euro


Lasciando la questione del Monte dei Paschi di Siena alle cronache giudiziarie e alle polemiche politiche, vorrei concentrarmi su due fenomeni che stanno rendendo attrattiva l'area europea: il rafforzamento dell'euro nei confronti del dollaro statunitense e la maggiore convergenza tra i rendimenti dei titoli di stato dei paesi dell'area core dell'euro, Germania in testa, e quelli dei paesi sino ad ieri massacrati dalla speculazione internazionale.

Si tratta in realtà di due facce della stessa medaglia, in quanto i maggiori acquisti di titoli di stato da parte di soggetti extraeuropei richiede la conversione in euro di ingenti quantità di capitali e questo a sua volta determina un rafforzamento della divisa unica europea nei confronti delle valute degli acquirenti.

Ovviamente per extraeuropei intendo i capitali dei paesi esterni all'area dell'euro, come, ad esempio, anche la sterlina inglese, flussi di capitali legati alla logica della diversificazione che si erano rarefatti nei mesi e negli anni scorsi, a partire, in particolare, dall'estate del 2011.

Il bund tedesco a dieci anni mostra una grande resistenza a superare, in termini di tendimento, la soglia degli 1,70 punti percentuali, ma la tendenza, salvo sorprese, è quella di testare, in tempi non molto remoti, la soglia del 2 per cento.