Nelle ultime due puntate mi chiedevo i motivi della relativa tranquillità dei mercati nei confronti di una tornata elettorale dagli esiti tutt'altro che scontati e ieri è sembrato che qualcosa cambiasse con l'indice principale della borsa di Milano in calo di tre punti percentuali e lo spread minacciosamente tornato a 290 punti base a un passo dalla importante soglia psicologica dei 300 punti, scivolone favorito da un miglioramento del rendimento del decennale tedesco tornato sotto la soglia dell'1,60 per cento.
Guardando l'andamento dei mercati questa mattina, ho visto un rimbalzo del FTSE Mib 40 di oltre l'uno per cento e un recupero del differenziale verso la soglia dei 280 punti, pur in presenza di un rendimento del Bund che oscilla di poco intorno all'1,60 per cento.
Pericolo scongiurato? E' presto per dirlo, anche perché la giornata e lunga e c'è ancora lunedì per esercitarsi nel tiro al piattello, ma non vi è dubbio che non è ancora iniziato l'assalto della speculazione a tutto quanto sventola la bandierina tricolore.