Devo dire francamente nei mesi scorsi ho sperato che nessuno si ricordasse delle numerose puntate nelle quali definivo quello dei tre principali indici azionari statunitensi la corsa dell’orso, o, in altre occasioni, del rimbalzo del coniglio morto quando viene gettato a terra, due immagini che non sembravano gran che veritiere quando il Dow Jones ha iniziato a occhieggiare all’area degli 11 mila punti e anche il Nasdaq (mercato di cui è stato presidente un finanziere chiamato a scontare una pena di 150 anni) e lo Standard & Poor’s 500 veleggiavano in acque ben più tranquille di quelle dell’inverno del 2009.
Ora che il vento sta cambiando e il Dow Jones sembra avviarsi a testare verso il basso la soglia posta a 10 mila punti, si potrà sempre dire che vi sono stati grandi guadagni per chi ha scommesso sulla corsa dell’orso, ma credo che quella che si sta aprendo sia una fase di colpo di coda della tempesta perfetta!