La prima conferenza stampa di Bernspan al termine dei due giorni di seduto del Federal Open Market Committee è stata salutata con favore dai mercati, con i tre principali indici in progresso a livelli non toccati dalla primavera del 2008, anche se ancora lontani dai massimi toccati nell’ottobre del 2007, quando i venti impetuosi della tempesta perfetta soffiavano già da tre mesi ma il mercato azionario sembrava infischiarsene.
La cosa che più è piaciuta è stata la previsione di un miglioramento del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione che dovrebbe portarsi all’8,4 per cento dall’attuale 8,8 per cento che già è in miglioramento di un punto pieno percentuale rispetto ai massimi registrati nel pieno della crisi finanziaria, una previsione che supera come impatto la delusione per la correzione al ribasso delle stime sulla crescita vista al 3,3 per cento con un rallentamento nell’ultima parte dell’anno.
Né per i mercati è una preoccupazione il significativo innalzamento delle stime sull’inflazione, con il CPI visto crescere tra il 2,3 e il 2,8 per cento, una crescita significativamente superiore alla forchetta precedente che prevedeva un massimo a 1,7 per cento.