mercoledì 20 aprile 2011

Standard & Poor's passa a negativo l'outlook sugli USA!


In una recente puntata del Diario della crisi finanziaria, avevo sottolineato l’importanza della scelta di Pimco, uno dei maggiori fondi di investimento al mondo, di andare corto di titoli di Stato statunitensi ed ecco che arriva la notizia che Standard & Poor’sha deciso di rivedere le prospettive del debito pubblico statunitensi da stabile a negativo, una decisione che potrebbe portare, con una probabilità su tre al declassamento dalla tripla A ad un gradino di meno, il tutto giustificato dall’incapacità delle autorità americane di riportare sotto controllo il deficit e iniziare a ridurre il debito.

Le reazioni della Casa Bianca e dei due maggiori partiti a stelle e strisce sono state improntate alla lesa maestà, con dichiarazioni ufficiali che sottolineano l’incapacità dell’agenzia di rating di comprendere la forza dello spirito bipartisan che dovrebbe portare a tagli di 38 miliardi di dollari su un deficit che viaggia alla velocità di 1.500 miliardi, mentre il debito sta per sfondare il tetto di 14.000 miliardi di dollari, livelli che avrebbero portato a ripetuti declassamenti se avessero caratterizzato un paese diverso dagli Stati Uniti d’America!

La notizia ha fatto presto il giro del mondo lunedì e le borse si sono messe all’unisono in territorio negativo, tendenza che è proseguita ieri sui mercati asiatici, caratterizzati da due paesi, la Cina e il Giappone che sono i maggiori possessori di titoli di Stato statunitensi, mentre ora si aspetta cosa faranno Moody’s e Fitch’s le altre due società di rating.

Marco Sarli