Tutti i Governi dei paesi dell'area dell'euro aspettano di vedere come si concluderà la telenovela della ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena, la più antica banca del mondo dopo quella istituita dall'ordine dei Templari che garantì i primi trasferimenti di denaro a quanti si recavano alle varie crociate contro l'Islam per la riconquista della Terrasanta, ma non è azzardato dire che ad aspettare con ansia la capitolazione del Governo italiano con la promulgazione del famoso decreto, quasi un'araba fenice che vi sia ognun lo dice quale sia nessun lo sa, decreto che dovrebbe stabilire forme e quantità dell'intervento pubblico per il salvataggio di MPS, forme e quantità concordate fino alle virgole da Padoan con la Commissione UE, dunque ad attenderlo quasi con impazienza sono soprattutto la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il suo molto arcigno ministro delle finanza, il bavarese Wolfgang Schauble.
Il perché è presto detto: mentre l'italia ambisce ad un ricorso all'ESM per "soli" quindici miliardi di euro per sistemare le partite MPS, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, anche se qualcuno si spinge pure a parlare di Unicredit, la germania ha in mente un piano molot, ma molto più ambizioso che passa per la nazionalizzazione di Deutsche Bank e l'aumento di quella già effettuata a suo tempo in Commerzbank, nonché un meccanismo di garanzia solidale per le molto mal masse Landesbanken e Sparkassen, un qualcosa che costerebbe centinaia di miliardi di euro, in parte finanziati dai clamorosi risparmi che lo Stato tedesco ha conseguito in questi anni dal tanto vituperato in Germania Quantitative Easing di Mario Draghi nella sua funzione di Presidente della Banca Centrale Europea, risparmi che, come ha ricordato Supermario nel suo primo intervento di fronte ad un molto ostile Parlamento tedesco, sono stati, nel solo 2015, pari a 28 miliardi di euro e che dovrebbero essere ancora superiori in quest'anno di disgrazia 2016, quando il decennale tedesco è stato per diversi mesi a livelli di rendimento negativi e gli stessi titoli erano oramai quasi introvabili sul mercato!
La mossa italiana, se ovviamente avrà luogo, sarà quindi una sorta di "tana libera tutti" e consentirà ai paesi del rigore di fare in grande quello che l'Italia farà per pochi spiccioli, ma intestandosi agli dell'Unione europea tutta come il Paese del lassismo finanziario e degli scandali bancari, sì perché, se qualcuno lo avesse dimenticato, le vicende precedenti all'arrivo a Siena di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, rispettivamente Presidente e Chief Executive Office e Direttore Generale, sono ormai nelle aule di giustizia, chiamate a giudicare su Mussari, Vigni e altri alti dirigenti della banca senese, nonché sul "suicidio" del giovane direttore centrale addetto alla comunicazione, David Rossi, sulla cui morte sono state riaperte le indagini, anche perché le perizie effettuate non sembrano compatibili con l'ipotesi iniziali di un tragico atto volontario.
Perché non è solo la Germania, che pure insieme alla Francia, la Spagna, il Belgio, l'Olanda e altri paesi dell'eurozona ha effettuato interventi pubblici negli anni passati per centinaia di miliardi in favore dei rispettivi sistemi bancari, ad avere bisogno di un via libera volto alla ricapitalizzazione del suo sistema bancario, ma anche gli altri paesi citati di sopra, e non so come stanno Irlanda e Portogallo, vicini al default sistemico durate gli alti marosi della prima fase della Tempesta Perfetta, anche se ho il sospetto che il pressing un po' esagerato della Vigilanza della BCE voglia indurcia a fare questa mossa, il salvataggio pubblico di MPS, per dare modo anche agli altri Stati di sistemare le cose a casa loro!
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