Battuta d’arresto per la nomina del successore di Dominique Strauss Kahn al vertice del Fondo Monetario Internazionale, in quanto i paesi del Bric, Brasile, Russia, India e Cina hanno concordato una levata di scudi mettendo in discussione l’assunto che a guidare il Fondo sia un europeo, nel caso specifico il ministro francese dell’economia, Christine Lagarde, la stessa che ha dato il benservito a Lorenzo Bini Smaghi che, a suo dire, non potrebbe sedere nell’esecutivo della Banca Centrale Europea se, come sembra oramai certo, a presiederla sarebbe chiamato Mario Draghi.
Delle due istituzioni scaturite dagli accordi di Bretton Woods, il Fondo è stato storicamente presieduto da un europeo, mentre la seconda, la Banca Mondiale, è appannaggio degli Stati Uniti d’America, ma, come sostengono gli emergenti, le tradizioni non sono regole e si possono sempre cambiare!