Mentre crescono le probabilità di Christine Lagarde di diventare il nuovo numero uno del Fondo Monetario Internazionale, continua la falcidia di downgrade da parte di Standard & Poor’s che, dopo aver rivisto a negativo da stabile l’outlook per l’Italia e aver portato ancora più in basso il rating della Grecia, ora sta iniziando a prendersela con le singole banche italiane e con i nostri enti locali.
Si dirà che è normale abbassare le previsioni di singole banche o enti locali dopo aver rivisto quelle per l’intero paese, ma è sulle motivazioni che sorge qualche perplessità, in particolare dove si sostiene che Intesa-San Paolo, Mediobanca, BNL e Findomestic meritano un outlook negativo perché troppo legate al mercato interno, quando la tempesta perfetta ha dimostrato la fragilità delle banche globali e, in particolare, delle loro divisioni di Corporate & Investment Banking!.