Il potente senatore democratico Barney Frank ha deciso portare un affondo nei confronti della banca centrale statunitense, quella Federal Reserve che ha gestito in modo perlomeno discutibile la fase più intensa della tempesta, peraltro guidata da un professore universitario con poca esperienza dei meccanismi operativi della Fed, di cui era stato presidente di una Fed regionale per poco tempo prima di prendere il posto ricoperto per venti anni da Alan Greenspan.
Il battagliero parlamentare che ha partecipato alla stesura del testo della riforma della finanza ha annunciato di aver proposto un disegno di legge che modifica radicalmente i meccanismi decisionali del Federal Open Market Committee, eliminando i posti, cinque, sinora ricoperti a turno dai presidenti delle Fed regionali, mentre a dire la loro sulle decisioni di politica monetaria resterebbe soltanto i sette governatori centrali, Bernspan ovviamente incluso.
Anche le materie oggetto della discussione del FOMC verrebbero limitate, anche se non si sa ancora come, insomma una proposta di riforma della quale non si capisce molto la ragione.