Ho sentito ieri in un programma televisivo un’affermazione che diceva che la Grecia ha il 50 per cento di possibilità di restare nell’euro e altrettante di doverne uscire, un’equivalenza di probabilità che dovrebbe far riflettere quanti stanno scommettendo contro lo stato ellenico, perché le conseguenze di questo gioco al massacro potrebbero essere devastanti per l’intera area dell’euro con ondate di altezza difficilmente prevedibili che potrebbero toccare anche le altre aree valutarie, dollaro, sterlina e yen ovviamente compresi.
In una corsa contro il tempo il governo greco sta cercando di privatizzare il privatizzabile, una prospettiva che sta facendo montare la protesta popolare, ma sembra essere questa una delle condizioni imposte dai negoziatori del Fondo Monetario Internazionale, dell’Unione europea e dell’eurogruppo per stanziare quegli aiuti internazionali di cui Atene ha assoluto bisogno per ripagare le scadenze del debito.