Mentre la Federal Reserve difende a spada tratta il Quantitative Easing II, e cioè il programma di acquisto di titoli di Stato per 600 miliardi di dollari, è stato diffuso un vero e proprio bollettino di guerra nelle aree metropolitane degli Stati Uniti d’America, un rapporto che segnala come questo fenomeno si stia diffondendo massicciamente anche in aree che erano precedentemente poco toccate da questa piaga sociale.
L’attività di foreclosure, infatti, è cresciuta nel 2010 in 149 delle 206 aree metropolitane considerate, stando ai dati di Reality Trac Inc. toccando anche realtà come Chicago, Seattle e Houston sino ad ora meno interessate dal triste fenomeno, segno che la crescita della disoccupazione nelle aree industriale sta facendo crescere il numero di coloro che non riescono a tener dietro alla rata del mutuo.
Proprio all’area metropolitana di Houston spetta il primato della crescita delle pratiche di foreclosure con un 26 per cento di incremento nel 2010 rispetto al dato dell’anno precedente, il che la colloca al primo posto tra le aree maggiormente colpite dal fenomeno.
L’epicentro, comunque, continua ad essere il quadrilatero formato da Nevada, California, Florida e Arizona, Stati che ospitano 19 delle 20 aree metropolitane con maggiori incrementi dell’attività di esproprio delle case.