La Charles Schwab Corporation ha accettato di pagare 118,9 milioni di dollari richiesti dalla Securities Exchange Commission in relazione all’operatività dello YieldPlus Fund un fondo operante su titoli a breve termine che ha visto la sua consistenza ridursi in otto mesi tra il 2007 e il 2008 da 13,5 a 1,8 miliardi di dollari a causa della caduta verticale del valore dei titoli della finanza strutturata in portafoglio.
La somma richiesta della Sec include 52,3 milioni di dollari per la restituzione di commissioni, 57,3 milioni per multe e 9,3 milioni per interessi ed è motivata dalla scarsa informazione alla clientela dei rischi connessi agli investimenti che, per oltre la metà degli assets erano investiti in titoli ad alto rischio.
Non credo che sarà di qualche soddisfazione per gli investitori danneggiati il fatto che anche il fondatore e presidente della compagnia, Charles Schwab, fosse della partita, risultando il maggior sottoscrittore di quote del fondo, così come uno dei due top manager censurati nel loro operato dalla Sec che ha seguito la vicenda insieme alla Financial Industry Regulatory Authority e dall’autorità di vigilanza dello Stato dell’Illinois, competente per territorio.
La tesi difensiva della compagnia è quella solita ed è basata sul fatto che quello che è accaduto nel 2007-2008 era un evento senza precedenti e del tutto imprevedibile, cosa quest’ultima, a mio avviso, completamente falsa in quanto era da moltissimo tempo che la moltiplicazione dei pani e dei pesci effettuata dalla finanza strutturata era giunta a livelli assolutamente pazzeschi e ciò era chiaro a tutti gli operatori di una qualche esperienza!