venerdì 24 dicembre 2010

Il Portogallo è il prossimo? (2)

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A due soli giorni di distanza dalla decisione di Moody’s di mettere sotto revisione il rating del debito a lungo e di quello a breve del Portogallo, anche la agenzia Fitch's ha deciso di muoversi, degradando il debito portoghese da AA- ad A+ e, via outlook negativo, minacciando ulteriori degradazioni nel prossimo futuro.

La cosa che più colpisce è che il comportamento delle due agenzie di rating provoca più o meno immediatamente un rialzo dei rendimenti sul debito che provoca poi proprio quell’onerosità del debito (e difficoltà a comprare compratori dei titoli stessi) che sono viste come elementi problematici dagli occhiuti revisori.

Come scrivevo nella puntata dell’altro ieri, questo modo di procedere delle due agenzie di rating potrebbe rappresentare una sorta di via libera al club delle nove banche globali per muovere all’assalto dei titoli pubblici portoghesi, operando in modo da allargare a dismisura i relativi differenziali con gli omologhi titoli tedeschi, ma rappresenta anche un ulteriore segnale di allarme per i titoli spagnoli e per quelli italiani.

Non credo che vi sarà una pausa per le feste natalizie nell’assalto ai bond portoghesi, spagnoli e italiani, così come credo che non saranno esenti da questa campagna ribassista anche i titoli di Irlanda e Grecia che pure sono stati “salvate” la prima poche settimane fa e la seconda nel maggio dell’anno scorso.

Se le cose andranno come previsto, il governo Socrates sarà costretto a chiedere l’aiuto del fondo di salvataggio, dell’Unione europea e del Fondo Monetario Internazionale, interventi che saranno il segnale di via libera per l’attacco agli obiettivi più grossi rappresentati da Spagna e Italia e non necessariamente nell’ordine indicato!