Inizialmente irrisa dai vertici di Bank of America, l'azione promossa dall'avvocato Kathy D. Patrick per conto di cinque investitori istituzionali, tra cui la Federal Reserve di New York, è tutt'altro che tramontata, in quanto le parti si sono date altri sessanta giorni di tempo per trovare una soluzione.
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La materia del contendere sono titoli strutturati per originari 104 miliardi di dollari (oggi ne valgono 46 miliardi) emessi da Countrywide la mega società del mortgage acquisita nel luglio del 2008 dalla banca di Charlotte aventi come sottostante mutui immobiliari che secondo i ricorrenti non sarebbero stati gestiti in modo appropriato.
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La notizia della prosecuzione dei colloqui volti ad evitare un sanguinoso scontro in tribunale è stata salutata da un rialzo delle quotazioni di BofA nel dopo borsa, dopo che nel normale orario di contrattazioni la banca aveva subìto perdite marginali.
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Nel frattempo, il rallentamento delle procedure di esproprio si è tradotto in novembre in un forte calo degli espropri stessi, calati del 28 per cento rispetto ad ottobre e del 12 per cento rispetto al novembre dello scorso anno, ma questa battuta di arresto non ha impedito al numero delle case espropriate nel 2010 di raggiungere al numero di 980.000 e certamente verrà superato il milione per l'intero 2010.